Quinoa, piccolo e grande cereale
Pianta montana originaria del Sudamerica – generalmente coltivata in Perù, Bolivia ed Equador – si caratterizza per un’altezza (anche oltre un metro) e per un’estensione quasi prettamente verticale, con inflorescenze di varie tonalità, dall’ocra al violaceo.
Non fa parte della famiglia delle graminacee e per questo è classificata come pseudocereale. La sua composizione:
55% è costituita da carboidrati
12% è costituita da proteine
resto lipidi, con una quantità elevata di acidi grassi polinsaturi, in particolare l’acido linoleico
sali e microelementi come mangnesio, calcio, fosforo, ferro e zinco
antiossidanti, soprattutto di flavonoidi e di vitamina E
privo di glutine
Data la sua composizione si possono facilmente supporre le sue proprietà: azioni anticancro e antiradicale grazie alla presenza di flavonoidi; azione protettiva del cuore grazie alla presenza degli acidi grassi polinsaturi, ipocalorico e adattissimo cibo per chi soffre di celiachia.
IN CUCINA
si possono utilizzare direttamente i semi oppure optare per la farina…
La preparazione dei semi è simile al riso e, quindi, molto semplice: si sciacquano bene per rimuovere le saponine, sostanze che conferiscono al prodotto un gusto amarognolo. Si cuociono in pentola con una quantità doppia d’acqua rispetto alla quinoa, a fuoco lento, per circa venti minuti. La quinoa è pronta quando l’acqua verrà completamente assorbita.
La si può usare in insalate fredde, o accompagnata con verdure saltate, ancora presentarla come un tortino, per la preparazione di burger vegetali, ecc…
La farina di quinoa può essere impiegata per alcuni prodotti dolciari e da forno, da tener conto però che ha un basso potere lievitante. Per questo motivo, è spesso scelta per fare croccanti biscotti oppure torte con ovviamente la giusta percentuale di farine diverse.