fruit rolfekolbeCon il termine vitamine si fa riferimento ad una serie di sostanze organiche fondamentali per il nostro organismo, in quanto questo non può sintetizzarle, ma solo acquisirle con l’alimentazione.

La parola viene dal tedesco vitamin, ovvero “ammina della vita”, poichè il biochimico Casimir Funk le considerò erroneamente delle amine.

Lo scienziato è considerato il padre delle vitamine poichè scoprì intorno al 1912 una sostanza in grado di curare in breve tempo il beri-beri (grave malattia provocata da una dieta povera e poco variegata). Questa sostanza apparteneva al gruppo delle amine e Funk la chiamo “della vita” per le sua proprietà guaritrice e “B” poichè contrastava il Beri-Beri. Oggi noi la conosciamo come tiamina o vitamina B1.

Nonostante la scoperta che non tutte le vitamine presentano gruppi aminici, fu comunque mantenuto il metodo di classificazione originale,  basato sull’identificazione delle diverse vitamine con le lettere dell’alfabeto. Venne invece sostituito il criterio per la nomenclatura, che non venne più basata sulle malattie da esse curate o prevenute, ma sull’ordine cronologico della scoperta.
Così, quando nel 1913 gli statunitensi McCollum e Davis scoprirono una seconda vitamina, accanto al termine retinolo venne coniato quello più semplice “vitamina A”.

Pian piano furono scoperte molte altre sostanze, accomunate dalle medesime caratteristiche funzionali…

Anno di scoperta Vitamina Fonte
1909 Vitamina A (Retinolo) Olio di fegato di merluzzo
1912 Vitamina B1 (Tiamina) Crusca di riso
1912 Vitamina C (Acido ascorbico) Limoni
1918 Vitamina D (Calciferolo) Olio di fegato di merluzzo
1920 Vitamina B2 (Riboflavina) Uova
1922 vitamina E (Tocoferolo) Olio di germe di grano, cosmetici, fegato
1926 Vitamina B12 (Cianocoballamina) Fegato
1929 Vitamina K (Fillochinone) Alfalfa
1931 Vitamina B5 (Acido pantotenico) Fegato
1931 Vitamina B7 (Biotina) Fegato
1934 Vitamina B6 (Piridossina) Crusca di riso
1936 Vitamina PP (Niacina) Fegato
1941 Vitamina B9 (Acido folico) Fegato

 

Queste 13 vitamine vengono suddivise in: liposolubili (A, D, E, K), ovvero si sciolgono nei grassi, ed idrosolubili (B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9, B12, C), ovvero si sciolgono in acqua.

Sucessivamente furono individuate molte altre sostanze classificabili similmente alle vitamine e che, come queste, sono essenziali per l’uomo; per esempio la vitamina F, acronimo dei tanto discussi  Omega 3 (dall’inglese Fatty Acids, Acidi Grassi) e la vitamina Q, il cui nome deriva da un noto antiossidante reso famoso dalla pubblicità (Ubichinone o Coenzima Q-10).

BlueberriesAntinvecchiamento, antiossidante, antiobesità , antistress, rafforzano i meccanismi naturali di difesa, migliorano dell’efficienza fisica generale e chi più ne ha più ne metta… il mito delle vitamine è oggi più che mai radicato nella nostra cultura.
La RDA (dose giornaliera raccomandata) indica la quantità di nutrienti che una persona dovrebbe assumere per soddisfare il fabbisogno minimo giornaliero…purtroppo si assiste ad una generale tendenza a considerare superati questi valori e a consigliare dosi da 5 a 100 volte superiori, non tenendo conto che il corpo, una volta assunta la percentuale “giusta”, elimina la restante quantità oppure la immagazzina nel corpo.
Si aggiunga a questo la tendenza, sempre in crescita, di enfatizzare i “poteri” della vitamine di origine sintetica. Nonostante questi prodotti abbiano una certa efficacia ed un elevato grado di praticità, non conviene considerarli prodotti magici e da sostituire ai vecchi e più gettonati alimenti…perché parte tutto proprio da ciò che abbiamo nel piatto: cibi freschi, sani, vari e genuini, che rappresentano la vera arma vincente e importante fonte di elementi necessari al nostro corpo.

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